Leonardo. Fiom e Fim: “Ottime prospettive. Redistribuire i risultati anche sui lavoratori”

MarcoFIOM-CGIL

Le Segreterie Territoriali e le RSU di FIM-CISL e FIOM-CGIL del sito Leonardo della B.U. Sistemi Difesa ( ex Oto Melara) del sito di La Spezia si sono incontrate il 22 Giugno con l’Azienda per discutere l’andamento del business.
Dall’incontro si evincono gli ottimi risultati ottenuti nel 2019, con il raggiungimento ed addirittura il superamento di tutti gli obiettivi assegnati alla BU, nel caso dell’EBITA (102% del budget) e del Cash Flow (129% del budget). Nel budget 2019 in termini acquisizione ordini si è ottenuto un ottimo risultato con un valore del 30% superiore alla media rispetto agli ultimi 10 anni.

Per quanto riguarda il 2020, il rallentamento dovuto all’emergenza COVID 19 avrà un impatto moderato (grazie soprattutto all’ottima risposta avuta dal personale nonostante l’emergenza sanitaria) sui risultati dell’anno in corso. Certamente la flessione si rifletterà sui risultati economici dei prossimi anni ad iniziare dal 2021 anche se un quadro più chiaro si avrà solo in seguito. Sulla base delle dichiarazioni fatte dall’Azienda si prevedono in futuro prospettive di crescita degli ordini, in tutte le linee di business.

FIM-CISL e FIOM-CGIL esprimono soddisfazione per gli ottimi risultati economici raggiunti, merito della ottima sinergia di tutta la squadra, composta dai lavoratori (operai, impiegati, quadri), dal management e dal processo di riorganizzazione aziendale posto in atto in questi ultimi anni, come ad esempio l’introduzione degli IPT o la ristrutturazione dei reparti produttivi, che stanno dando ed hanno dato prova di maturità e resilienza anche durante il periodo dell’emergenza dovuta al COVID 19.

“Vista la mole di lavoro che si prospetta abbiamo richiesto che si prosegua nel trend di implementazione delle risorse e del rafforzamento delle competenze avviato negli ultimi anni in modo da permetterci di sviluppare le ore previste a budget “ dichiarano Mattia Tivegna, Segretario Fiom Cgil e Gianluca Tavilla, Fim Cisl, che continuano: “accogliamo con soddisfazione l’avvio del corso CISITA fortemente voluto sia dalla RSU che dal Responsabile Risorse Umane per la formazione e la conseguente assunzione di lavoratori con la qualifica di Montatori meccanici e operatori di Macchine a Controllo Numerico. Non condividiamo pienamente, invece, l’intenzione prospettata dall’Azienda di coprire i consistenti carichi di lavoro utilizzando lo straordinario ed il supporto di personale esterno (off load o consulenti); riteniamo altresì esaurito il processo di esternalizzazione delle attività. La crescita del business deve corrispondere ad una crescita degli investimenti sugli impianti e alla prosecuzione del potenziamento e del rafforzamento delle competenze interne. Auspichiamo ricadute anche per tutta la filiera dell’indotto; è una fase che può rappresentare un’importante occasione per consolidare, oltre a promuoverne di nuove, sinergie tra Azienda committente ed Aziende appaltanti anche attraverso nuovi percorsi di aggregazione, investimenti comuni, innovazione nella produzione e formazione del personale coinvolto.”

Continuano Tivegna e Tavilla: “E’ necessaria una considerazione rispetto all’articolo uscito nei giorni scorsi sulla stampa in merito alle dichiarazioni della Segreteria Territoriale e dalla RSU UILM-UIL di La Spezia: non è affatto vero che la UIL-UILM sia il primo sindacato all’interno della fabbrica (ricordiamo che la RSU attuale è composta da 5 delegati FIM-CISL, 5 delegati FIOM-CGIL, 2 delegati UILM-UIL); oramai da decenni la UILM è il terzo ed ultimo sindacato all’interno dell’Azienda; dalle dichiarazioni del Segretario sembra che sia stata la UILM a chiedere le assunzioni, i corsi di formazione e gli investimenti nei reparti produttivi, mentre è noto che le richieste sono state fatte da tutte le sigle Sindacali. Per FIOM e FIM non è consuetudine prendersi i meriti di percorsi in difesa delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, portati avanti unitariamente da RSU e segreterie provinciali.”

Concludono i segretari generali di Fiom e Fim: “Appurato che gli esiti della ex divisione Sistemi di Difesa sono stati ottimi, come positive sono le prospettive, FIM-CISL e FIOM-CGIL ritengono che una parte dei risultati debba essere redistribuita sui lavoratori che li hanno realizzati, anche attraverso il piano meritocratico, in quanto un dipendente coinvolto nella crescita aziendale deve essere coinvolto nella distribuzione degli utili che ne conseguono.”