ATC. Filt Cgil: “Le nomine dei vertici vanno fatte in base alle competenze”

MarcoFILT-CGIL

La Segreteria della Filt Cgil della Spezia interviene su ATC: “La vicenda dei compensi, dovuti-non dovuti del Presidente di ATC, che non spetta a noi dirimere, ma che siamo certi troverà soluzione nelle sedi opportune, ci impone però una riflessione più generale sul complesso normativo che disciplina i consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica. E la prima cosa che ci balza all’occhio è che la raccomandazione di far gestire queste società da Amministratori Unici, per contenere e razionalizzare i costi, è stata completamente disattesa a tal punto che, non contenti di aver ripristinato il Consiglio di Amministrazione a tre membri si è passati addirittura a cinque.
Con un colpo di spugna si sono rimesse le lancette indietro di almeno 10 anni, rideterminando un’idea che le partecipate siano l’occasione per tenere in equilibrio i pesi e contrappesi della coalizione che governa la città. Si è voluto addirittura reintrodurre la figura del Direttore Generale di cui non abbiamo mai compreso il senso, coincidendo lo stesso con la figura dell’Amministratore Delegato, ma con ulteriore costo per ATC.
La vicenda di questi giorni che vede contrapposto l’AD al Presidente dimostra che il CdA non ha rappresentato nemmeno un valore aggiunto in termini di confronto e dialettica. Semmai conferma quello cui abbiamo assistito in questi anni. Un accentramento pressoché totale delle decisioni in mano all’AD/DG con il CdA ridotto a ratificare scelte già prese. Se questo era l’obiettivo tanto valeva avere un Amministratore Unico e si sarebbero risparmiati almeno 100mila euro all’anno, risorse che potevano essere investite nell’Azienda, nel miglioramento delle condizioni economiche e di vita dei lavoratori, nel miglioramento del servizio dato ai cittadini.
Auspichiamo dunque, visto l’imminente rinnovo delle cariche sociali, che il Comune della Spezia, nella sua qualità di azionista di maggioranza, dia un segnale in questa direzione e al contempo faccia delle competenze, della conoscenza, e della capacità di rilanciare il settore, il criterio principale per individuare chi guiderà la Società nei prossimi anni.”