Attivo lo sportello di primo ascolto LGBT nella Camera del Lavoro alla Spezia

MarcoSegreteria

In Camera del Lavoro, via Bologna 9 alla Spezia, è disponibile ogni sabato dalle 16 alle 18 lo sportello di primo ascolto rivolto alle persone LGBT ed ai loro familiari. Una iniziativa in collaborazione con RAOT, la rete anti omofobia e transfobia attiva alla Spezia dal 2015. Lo sportello, gestito da personale specializzato e volontari RAOT, ha l’obiettivo di accogliere tutti coloro che vogliono confrontarsi e avere informazioni sull’orientamento sessuale e identità di genere, favorire socialità ed incontro, aiutare le vittime di discriminazione e bullismo, supportare chi intende affrontare il coming out, il periodo di transizione e percorsi di omogenitorialita’.

“Alla fine le Camere del Lavoro sono nate per questo: per permettere ai cittadini, o al popolo che dir si voglia, di avere uno spazio dove condividere le proprie necessità e trovare una risposta ai propri bisogni – dice Lara Ghiglione, Segretario Generale Cgil- Un luogo dove essere un collettivo che discute e trova soluzioni per aiutare se stessi e gli altri. È con questo spirito che apriamo la porta della Camera del Lavoro e accogliamo le associazioni del territorio che offrono risposte e aiuto alle persone. Adesso è la volta di RAOT.”

Continua la Ghiglione: “Pensiamo che ospitare un punto di ascolto su questi temi sia importante soprattutto alla luce della spinta oscurantista (e delle conseguenti teorie “tradizioniste”) che si sta diffondendo nel nostro Paese. Cercare di inculcare, con estrema arroganza, l’idea che esista solo una forma di amore e di famiglia, da accettare all’interno della società, costituisce una forma di coercizione che rischia di creare disagi e sofferenze soprattutto nei giovani, costretti a vivere la propria sessualità come qualcosa di sbagliato e ingiusto.”

Conclude il segretario Cgil: “Insieme a RAOT e a tanti cittadini di buon senso la CGIL vuole essere accanto a loro e si impegna perché ogni cittadino possa essere libero di esprimere se stesso e soprattutto sia messo nelle condizioni di esercitare i propri diritti costituzionali. Per noi non c’è nessuna differenza.”