Storia di uno sgabello. Vittoria di Filcams Cgil contro Autogrill, garantiti i diritti di un lavoratore

MarcoFILCAMS-CGIL

Un dipendente di Autogrill Italia SpA per anni ha continuato a svolgere il suo lavoro di cassiere in maniera proficua e continuata, nonostante lo stesso fosse afflitto da una grave patologia che gli impedisce di poter stare in piedi per molte ore di seguito. Da quando tale problema si è presentato è stato superato con l’utilizzo di uno sgabello che consente al lavoratore di poter eseguire i suoi compiti in piena efficienza da seduto.
L’azienda, senza motivo apparente e senza alcun preavviso, ha imposto l’eliminazione dello sgabello, avvalendosi delle indicazioni del medico competente, il quale aveva emesso delle prescrizioni che impedivano al lavoratore di prestare la propria attività lavorativa, non potendo il medesimo scaricare il proprio peso per due ore consecutive.
Di fatto, un licenziamento occulto: impedendo al lavoratore di svolgere la sua attività si tentava di obbligarlo alle dimissioni con la scusa della tutela della sua salute.
Assistito dal Sindacato Filcams Cgil della Spezia nella persona della sua Segretaria generale Giorgia Vallone, con l’ausilio del Dottor Antonio Pellegrotti e dell’Avvocato Andrea Frau il lavoratore è insorto contro questa ingiustizia evidente e discriminatoria.
Il Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro della ASL5 Spezzino è stato incaricato di verificare la correttezza della volontà aziendale ed ha deciso, ripristinando la situazione precedente, di obbligare l’azienda a mettere a disposizione in modo continuativo il famigerato sgabello.

“Si potrebbe pensare che di fronte a tale indicazione fosse tutto finito – dice l’Avvocato Frau- invece l’azienda ha voluto rimarcare come nell’Autogrill quella postazione seduta proprio non la volesse ed ha chiesto ulteriori chiarimenti nel tentativo di mettere in dubbio l’indicazione della ASL; la quale ha ancora una volta confermato che lo sgabello e la sedia sono sufficienti per garantire che il lavoratore possa svolgere tutte le attività richieste dal suo profilo professionale.”

“Questo è il clima che si vive ogni giorno su molti posti di lavoro: porre in difficoltà i lavoratori più fragili, mettendoli in condizione di dimettersi, o far loro accettare condizioni peggiori per poter non perdere il posto, senza rispetto per la persona e le sue esigenze- dice Giorgia Vallone- e ci meravigliamo che un gruppo coma Autogrill possa incappare in questi errori grossolani. Da parte nostra non abbasseremo certo la guardia.”